venerdì 28 gennaio 2011

Nota di Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica


L’intervento del cardinale Bagnasco ribadisce opportunamente la necessità di una moralità che tocchi la sfera pubblica, che renda credibili le istituzioni e la politica. E in quest’ottica rientra anche la necessità di fare immediata chiarezza sui fatti che confondono e lasciano perplessi i cittadini. Allo stesso tempo, fornisce un contributo essenziale per un clima più sobrio nel rapporto tra le istituzioni, al fine di uscire da un clima rissoso e livoroso che non fa il bene del Paese. Riteniamo importante, e sarà oggetto di un’immediata riflessione dell’Azione Cattolica, che i vescovi indichino gli aspetti educativi dell’intera questione: occorre ripensare ai modelli culturali offerti ai giovani, in particolare in merito alla consapevolezza del proprio corpo e delle strade per raggiungere la realizzazione personale. Non vorrei dimenticare, inoltre, che la prolusione affronta anche altri importanti temi - libertà religiosa, famiglia e disagio giovanile in primis -, che meritano di essere inseriti in modo forte nell’agenda pubblica.

Roma, 24 gennaio 2011

sabato 22 gennaio 2011

S.E. mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico per l’Italia al Consiglio Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana


Sono iniziati questa mattina i lavori del Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, che si riunisce oggi e domani presso la Domus Mariae, a Roma in via Aurelia 481. All’ordine del giorno il cammino dell’Associazione verso la XIV Assemblea nazionale, che si svolgerà nella capitale dal 6 all’8 maggio prossimo e a cui parteciperanno oltre mille delegati provenienti da tutte le diocesi d’Italia. Nella relazione introduttiva, il presidente nazionale dell’AC, Franco Miano, ha ripercorso le tappe più recenti dell’attività associativa, sottolineando in particolare modo le prospettive emerse dalla 46ª Settimana sociale, con uno sguardo ai due temi centrali nell’attuazione dell’Agenda di speranza del nostro Paese: la famiglia e il lavoro. Essi sono la chiave di ogni porta e permettono di ragionare attorno a una nuova cultura politica dove sia la passione per la vita e per il bene comune il punto centrale. Il presidente Miano ha inoltre sottolineato come da Reggio Calabria sia emersa con decisione la richiesta di un’altra politica e anche di un’altra generazione di politici. Ed è per questo che l’Azione Cattolica ha riunito a Roma, poche settimane fa, gli amministratori locali vicini all’Associazione in un confronto tanto ricco quanto franco da cui è giunta la richiesta di un maggiore impegno dal basso, cioè dalle associazioni e dalle parrocchie, ai percorsi di formazione e di educazione alla politica. Un impegno che si fa ancora più urgente anche alla luce del recente intervento di Benedetto XVI che ha richiamato le istituzioni pubbliche e la società a ritrovare la loro “anima” per “dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all’azione pratica”. Oggi pomeriggio, i lavori proseguiranno con i gruppi di studio sulle prospettive di vita associativa (promozione, adesione, progetti). Domani mattina alle 8,15 la Celebrazione eucaristica, presieduta da S. E. Mons. Giuseppe Bertello. Il Nunzio Apostolico per l’Italia parteciperà al proseguo dei lavori del Consiglio nazionale dell’AC che si concluderanno con l’approvazione del regolamento assembleare.

Roma, 22 gennaio 2011

venerdì 14 gennaio 2011

LA STORIA SI FA SANTA


La nostra gioia per la Beatificazione di Giovanni Paolo II

e per il riconoscimento del miracolo attribuito

al venerabile servo di Dio Giuseppe Toniolo

La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprime i sentimenti della più profonda gioia e della più sentita gratitudine a papa Benedetto XVI per l’annunciata beatificazione di Giovanni Paolo II, a Roma il prossimo 1° maggio, e per aver firmato, sempre questa mattina in felice coincidenza, il Decreto sul miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giuseppe Toniolo, sociologo ed economista di fama internazionale, ideatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, alla guida dell’Azione Cattolica nei primissimi anni del Novecento, tra i fondatori della Fuci, la Federazione degli universitari cattolici, e tra gli artefici dell’ingresso dei cattolici nella vita politica e sociale italiana. Con il cuore in festa, tornano alla mente le consegne che Giovanni Paolo II rivolse all’Azione Cattolica Italiana il 5 settembre del 2004, nella Spianata di Montorso, a Loreto, in occasione dell’Incontro nazionale dell’Associazione, in cui si festeggiava la beatificazione di altre figure di santità protagoniste della nostra storia, Pedro Tarres y Claret, Alberto Marvelli e Pina Suriano: «Carissimi vi invito a rinnovare il vostro sì e vi affido tre consegne. La prima è contemplazione: impegnatevi a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, unico Maestro e Salvatore di tutti. La seconda consegna è comunione: cercate di promuovere la spiritualità dell’unità con i Pastori della Chiesa, con tutti i fratelli di fede e con le altre aggregazioni ecclesiali. Siate fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà. La terza consegna è missione: portate da laici il fermento del Vangelo nelle case e nelle scuole, nei luoghi del lavoro e del tempo libero. Il Vangelo è parola di speranza e di salvezza per il mondo. La dolce Madonna di Loreto vi ottenga la fedeltà alla vostra vocazione, la generosità nell’adempimento del dovere quotidiano, l’entusiasmo nel dedicarvi alla missione che la Chiesa vi affida». La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica annuncia fin d’ora la sua presenza in Piazza San Pietro il prossimo 1° maggio per dire il nostro grazie a Giovanni Paolo II.

Roma, 14 gennaio 2011

venerdì 7 gennaio 2011

1 Gennaio 2011 S. MADRE DI DIO


Nel primo giorno del nuovo anno civile siamo tutti invitati a guardare l'anno che ci sta davanti con la serenità fiduciosa di Maria Madre di Dio che , conservava il mistero del Natale "meditandolo nel suo cuore"(Lc 2, 19), ricollegando cioè tutti gli avvenimenti alla ricerca della loro unità profonda, perché inseriti nel disegni divino della salvezza. Non avrebbe senso aver celebrato il Natale se il suo messaggio fosse svanito e non fosse custodito e accolto dentro il nostro cuore. Un anno intero non ci basterà a portare a termine la contemplazione del mistero della presenza di Dio, che il Natale ci richiama, se non lo facciamo scendere fino al centro della nostra vita e non gli consentiamo di trasformarci il cuore e di farci cambiare mentalità Se il Natale fosse solo un avvenimento storico da commemorare allora ci potrebbe commuovere solo per un giorno, se invece e' il mistero della presenza di Dio in tutta la nostra vita allora deve muovere, cambiare tutta la nostra vita. Il Mistero del Natale ci da la garanzia che gli auguri che ci scambiamo possano realizzarsi perché questo bambino che giace in una mangiatoia e' il realizzarsi della promessa di Dio per l'umanità, la benedizione del Padre celeste su di noi, la nostra pace. La prima lettura riporta un testo molto significativo dell'Antico Testamento. Il Signore ci rivela il suo nome come fonte di benedizione e fa brillare su di noi il suo volto, che è il volto di un bimbo circondato dalla tenerezza accogliente di sua madre. Il volto di Dio che si manifesta in questo bambino non e' un volto irato e terribile ma mite ed umile, che e' capace di darci pace e di rivelarci che Dio ci e' propizio. All'inizio di quest'anno vogliamo esprimere col salmo responsoriale l'augurio che Dio, che rimane l'onnipotente, anche se si manifesta attraverso l'impotenza di un bambino, faccia brillare il suo volto di misericordia in ogni uomo soprattutto sui nostri fratelli e sorelle provati dalla sofferenza. Questo anno sarà veramente buono solo se, nonostante gli eventi contrari, continueremo a camminare nella direzione giusta che e' quella propostaci da Cristo e se continueremo a stupirci e a meravigliarci della novità inattesa che può cambiare la nostra vita, come coloro a cui i pastori annunciarono la lieta notizia della nascita di un bimbo straordinario. Solo la certezza che in Gesù Cristo è venuta la "pienezza del tempo"(Gal 4,4) può dare senso allo scorrere dei nostri giorni, per accompagnare il nostro cammino verso il fine ultimo della nostra vita ed impedire che l'anno nuovo si riduca ad uno squallido trascorrere di giorni privi di senso, ad uno sbarcare il lunario in attesa di chi sa quali tempi migliori. All’inizio di un Nuovo Anno il mio augurio è un augurio di serenità e di prosperità, ma è soprattutto un augurio di pace. Il santo Padre la XLIV Giornata Mondiale della Pace, l’ha dedicata al tema: Libertà religiosa, via per la pace. I cristiani, siamo sollecitati dalla stessa fede in Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, a vivere come fratelli che si incontrano nella Chiesa e collaborano all’edificazione di un mondo dove le persone e i popoli “non agiranno più iniquamente né saccheggeranno […], perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare” (Is 11, 9). La pace è un dono di Dio e al tempo stesso un progetto da realizzare, mai totalmente compiuto. Una società riconciliata con Dio è più vicina alla pace, che è risultato di un processo di purificazione ed elevazione culturale, morale e spirituale di ogni persona e popolo, nel quale la dignità umana è pienamente rispettata. Invito tutti coloro che desiderano farsi operatori di pace, e soprattutto i giovani, a mettersi in ascolto della propria voce interiore, per trovare in Dio il riferimento stabile per la conquista di un’autentica libertà, la forza inesauribile per orientare il mondo con uno spirito nuovo, capace di non ripetere gli errori del passato. La libertà religiosa è un’autentica arma della pace, con una missione storica e profetica. Essa infatti valorizza e mette a frutto le più profonde qualità e potenzialità della persona umana, capaci di cambiare e rendere migliore il mondo. Essa consente di nutrire la speranza verso un futuro di giustizia e di pace, anche dinanzi alle gravi ingiustizie e alle miserie materiali e morali. Che tutti gli uomini e le società ad ogni livello ed in ogni angolo della Terra possano presto sperimentare la libertà religiosa, via per la pace!

+ Michele Pennisi