In merito alle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno in diversi comuni della Diocesi, mentre auspichiamo che la circostanza si riveli un’occasione di crescita morale e civile per le nostre popolazioni desideriamo fare le seguenti considerazioni:
1. La prima inderogabile missione della Chiesa è l’annuncio del Vangelo da cui deriva la pratica della carità e la promozione umana.
2. Ma il Vangelo contiene anche una precisa concezione dell'uomo e di tutta la sua realtà, personale e sociale, che risponde in modo adeguato alle fondamentali esigenze della sua persona e contiene il nucleo portante della Dottrina Sociale che la Chiesa.
3. La Chiesa incoraggia il popolo all’impegno politico come atto di amore a servizio del prossimo e alla responsabilità per la promozione del bene comune, senza preferire nessuno, affinché, secondo l’insegnamento del Magistero, sia sempre salvaguardata la dignità della persona umana e tutelati i valori della vita, della famiglia, del lavoro,della libertà, della giustizia e della pace, della solidarietà, della sussidiarietà, della legalità, della salvaguardia del creato.
4. Sulla base di prospettive culturali ed esperienze operative diverse, i cristiani possono legittimamente arrivare a scelte diverse, pur condividendo la stessa fede, il riferimento alla Dottrina della Chiesa e la sincera dedizione al bene comune che è il bene di tutti gli uomini e non solo dei credenti, che non va subordinato all’interesse proprio o di partito.
5. In ogni caso dai cristiani ci si aspetta che siano esemplari per rigore morale, attenzione alla gente, spirito di servizio, professionalità, coerenza con la visione cristiana della vita.
6. Il clero, gli organismi ecclesiali e le aggregazioni ecclesiali in quanto tali non intendono coinvolgersi in alcuna scelta di schieramento politico o di partito, rispettando i credenti presenti nei diversi schieramenti e contribuendo alla serenità del clima, alla concordia degli animi e al discernimento sereno .
7. Questa neutralità non è fine a se stessa, ma apre lo spazio di una vigilanza operosa perché la presenza di cattolici nei diversi schieramenti del confronto elettorale, non sia vissuta come lacerazione all’interno del corpo vivo della Chiesa.
8. La Chiesa prende le distanze da tutti coloro che vogliono strumentalizzarla e invita tutte le aggregazioni di laici, associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali presenti nel territorio a prendere le distanze da coloro che vogliono strumentalizzare queste realtà per fini elettorali.
9. Bisogna essere vigilanti perché le ordinarie iniziative pastorali non vengano utilizzate a fini elettorali. Per cui, è da evitare, nei periodi di campagna elettorale o a ridosso di essa, la programmazione di iniziative formativi o pastorali, che coinvolgano persone già impegnate a qualsiasi titolo nella campagna elettorale.
10. Il vescovo nella sua diocesi è il pastore di tutti, credenti e non credenti, cattolici e laici, verso i quali prova amore e rispetto. Egli non parteggia con nessuno, ma tutti accoglie, tutti incoraggia, tutti richiama e ammonisce quando questi dovessero smarrire la retta via, tutti ama!
Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina