Don Giulio Scuvera, un sacerdote al servizio del Popolo di Dio e dei giovani. Amava ripetere che: "i giovani sono la gioia e la speranza della Chiesa. La Chiesa e il mondo devono investire sui giovani, devono giocarsi tutto e compromettersi per loro, essi sono il presente e il futuro della società e della Chiesa. Ho deciso di essere sacerdote per il Popolo di Dio e per i giovani!" Don Giulio era così, fermo nella fede, ostinato nel fare il bene comune, amorevole con tutti, in particolare i giovani, sempre sorridente! Amico, fratello, ma soprattutto Padre. Grazie don Giulio! (Guglielmo Borgia)
sabato 21 luglio 2012
giovedì 19 luglio 2012
Ricordando Paolo Borsellino
"occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perchè è in ciò che sta l'essenza della dignità umana." (P. Borsellino)
Perchè la memoria diventi pietrà angolare della dignità umana.
L'Azione Cattolica della Sicilia rappresentata da tutte le presidenze diocesane, riunita ad Erice il 30 giugno e il 1 luglio 2012 per due giornate di studio sul tema "Famiglia 1 valore..." fa memoria dell'attentato del 19 luglio 1992 in via D'Amelio a Palermo. (clicca per scaricare documento)
Perchè la memoria diventi pietrà angolare della dignità umana.
L'Azione Cattolica della Sicilia rappresentata da tutte le presidenze diocesane, riunita ad Erice il 30 giugno e il 1 luglio 2012 per due giornate di studio sul tema "Famiglia 1 valore..." fa memoria dell'attentato del 19 luglio 1992 in via D'Amelio a Palermo. (clicca per scaricare documento)
giovedì 12 luglio 2012
Frammenti d’anima
Dal Diario spirituale
di Giuseppe Toniolo
5 giugno 1882 […]
Ah! Sì, confesso mio Dio, prostrato innanzi a voi, che siete
colui che è, mentre io sono colui che non è; d’essere propriamente nulla, nulla
sapere e potere nell’ordine naturale e soprannaturale senza il benignissimo
vostro aiuto e senza la vostra grazia. Confesso di essere per la natura mia
corrotta dalle origini e peggio guastata dalle mie tristi abitudini, la stessa
miseria; niuno più incostante, niuno più irrequieto, niuno più fragile, niuno
più prono al male di me: l’esperienza di trenta anni me ne moltiplica le prove,
la voce del mio stesso confessore me lo conferma. Oh! Come sarei nel fondo di
ogni pervertimento e corruttela, se un abisso di misericordia vostra non mi
avesse finora prevenuto, circuito, quasi direi perseguitato! […]. Ma deh! Mio
Dio, che vi siete umiliato ed esinanito, per così dire, per me, che
coll’esempio di una vita di trentatrè anni pare che non abbiate voluto
insegnarmi fuorché l’umiltà in tutte le circostanze, sotto tutte le forme, mio
Dio, che espressamente mi ingiungete di essere umile, sotto minacce terribili
di non entrare nel regno dei cieli, che amorevolmente mi invitate ad apprendere
da voi non a far miracoli, ma ad essere umile e mite di cuore, mio Dio, mio
Gesù, mio maestro datemi questa sovrana virtù dell’umiltà.
Io lo desidero ardentemente e ve ne prego insistentemente: io non voglio più resistere a voi, perché voi non resistiate a me, bensì mi largiate abbondante la grazia: sottraetemi alle insidie, alla fallacia, alla tirannia della superbia; fate il mio cuore simile al vostro, affinché in grazia della umiltà sincera, profonda, costante, che moderi la mia mente, che informi il mio sentire, che governi le mie azioni, che si traduca nella mia vita interiore ed esteriore, io meriti la grazia preziosa di conoscere ed adempiere la vostra adorabile volontà, di correre lietamente le vie dei vostri comandamenti, in una parola di amarvi. O Gesù ricordatevi dell’umiltà della madre vostra e mia Maria, ed esauditemi. Eterno Padre, vi offro l’umiltà del vostro figlio Gesù, ad ottenimento di questa suprema virtù, fondamento d’ogni vita cristiana, condizione a modellarsi sulle vostre infinite perfezioni. Io lo spero e ne do lode a voi colla mia profonda gratitudine, di quest’uomo poverello, che è nulla, e in voi potrà tutto.
(Giuseppe Toniolo, Voglio farmi santo, a cura di D. Sorrentino, Presentazione di G. Gervasio, AVE, Roma 1995, pp. 54 – 56)
Io lo desidero ardentemente e ve ne prego insistentemente: io non voglio più resistere a voi, perché voi non resistiate a me, bensì mi largiate abbondante la grazia: sottraetemi alle insidie, alla fallacia, alla tirannia della superbia; fate il mio cuore simile al vostro, affinché in grazia della umiltà sincera, profonda, costante, che moderi la mia mente, che informi il mio sentire, che governi le mie azioni, che si traduca nella mia vita interiore ed esteriore, io meriti la grazia preziosa di conoscere ed adempiere la vostra adorabile volontà, di correre lietamente le vie dei vostri comandamenti, in una parola di amarvi. O Gesù ricordatevi dell’umiltà della madre vostra e mia Maria, ed esauditemi. Eterno Padre, vi offro l’umiltà del vostro figlio Gesù, ad ottenimento di questa suprema virtù, fondamento d’ogni vita cristiana, condizione a modellarsi sulle vostre infinite perfezioni. Io lo spero e ne do lode a voi colla mia profonda gratitudine, di quest’uomo poverello, che è nulla, e in voi potrà tutto.
(Giuseppe Toniolo, Voglio farmi santo, a cura di D. Sorrentino, Presentazione di G. Gervasio, AVE, Roma 1995, pp. 54 – 56)
mercoledì 11 luglio 2012
Scuola, i risultati degli scrutini
Scuola, i risultati degli scrutini
In leggero aumento gli studenti promossi:
+1,2% nelle superiori, +0,4% nelle medie
In leggero aumento gli studenti promossi:
+1,2% nelle superiori, +0,4% nelle medie
Aumentano, seppur di poco, gli studenti promossi alle classi
successive nelle scuole secondarie di I e II grado. E’ questa la
tendenza generale che emerge dai dati pervenuti finora al Ministero.
Secondo le cifre che si riferiscono all’85% delle scuole medie e al 91%
delle superiori, quest’anno la percentuale degli studenti promossi alle
classi successive è del 95,7% nelle medie e del 62% alle superiori. Lo
scorso anno era del 95,3% nelle medie e del 60,8% nelle superiori.
L’aumento dunque, se la tendenza emersa finora dovesse
essere confermata, risulta più consistente nelle superiori, dove si
registra una crescita dei promossi dell’1,2%. Nelle medie invece
l’aumento è più contenuto e si attesta finora sullo 0,4%. In
particolare, per quanto riguarda le superiori, i promossi aumentano
soprattutto al 3° e al 4° anno. Nelle classi terze i promossi sono il
64,2%, rispetto al 62,5% dell’anno scolastico precedente, mentre nelle
quarte la percentuale degli ammessi è del 66,1%, contro il precedente
64,9%. Per quanto riguarda i risultati divisi per tipologia di
istituto, è negli Istituti Professionali che si registra l’aumento
maggiore dei promossi, con un +1,7%.
Allo stesso tempo, diminuiscono le percentuali dei non
ammessi e dei sospesi in giudizio: gli studenti che nelle superiori
hanno riportato almeno un’insufficienza da recuperare per essere
ammessi all’anno successivo sono passati dal 27,5% al 27,1%; mentre la
percentuale dei non ammessi passa dall’11,7% al 10,9%. Per quanto
riguarda le medie, si passa dal 4,7% di non ammessi dello scorso anno
al 4,3%. (dal sito del Miur)
martedì 10 luglio 2012
TUTTI IN CAMMINO SUI SENTIERI DI FRASSATI
Tutti in cammino sui sentieri Frassati
Martedì, 03 luglio 2012mercoledì 4 luglio 2012
l'eredità di Pier Giorgio
Il 4 luglio ricordiamo il beato Pier Giorgio Frassati, giovane di Ac
che ancora oggi scalda i cuori e motiva ad un servizio generoso e
appassionato per gli ultimi. La sua regola di vita, "lasciarsi
coinvolgere", è un monito contro l'indifferenza e l'isolamento. Isabella Brianza, vicepresidente Giovani diocesi di Torino
Guardando alla testimonianza di vita di Pier Giorgio Frassati nel
giorno della sua morte, gli chiediamo di illuminarci e di poter
sperimentare l’apertura del cuore da lui incarnata, spiraglio prezioso
per entrare veramente in contatto con le persone e la realtà intorno a
noi.
Oggi più che mai noi giovani, nelle insicurezze che minacciano la
nostra capacità di sognare il futuro, nell’opacità del disinteresse per
il bene comune, nell’apatia che ogni tanto ci appartiene e spesso
vediamo intorno a noi, abbiamo bisogno di questo anelito di vita. Già,
un anelito forte, profondo, per una vita “presa”, gustata, vissuta fino
in fondo. Ma come? Lasciandoci coinvolgere pienamente, dai fratelli,
dalla società, dal mondo, ma soprattutto lasciandoci prendere dentro da
quel fuoco che solo Lui può fare ardere in noi.
Pier Giorgio aveva questa capacità straordinaria di darsi
completamente, in ogni ambito di vita, a cominciare dalla vita
spirituale, il vero fuoco, riparo e sostentamento della sua vita. Egli
mette al centro l’eucarestia quotidiana e si accosta la Parola di Dio
direttamente, senza intermediari, facendone la vera principale fonte
della propria spiritualità.
Sebbene si portasse addosso la fama di studente non così brillante,
Pier Giorgio è consapevole che per fare bene un mestiere occorre
competenza: non sottovalutiamo dunque l’importanza di studiare e
formarci al meglio, perché ne conseguirà la nostra adeguatezza nel mondo
del lavoro. E poi ancora l’impegno incessante nel servizio: sia nel
circolo “Milites Mariae” della Gioventù Cattolica (ramo maschile
dell’associazione dell’epoca), sia al servizio dei più poveri e con una
dedizione totale agli amici.
Lasciarsi coinvolgere nel tempo e nello spazio che abitiamo: nel “qui
ed ora” che interpella proprio ciascuno di noi, di fronte al quale Pier
Giorgio non ha esitato a rispondere un sonoro SI! Non dobbiamo avere
paura a vivere desideri alti, a cercare il Signore con tutte le nostre
forze, ad incarnare impegno incessante: in Pier Giorgio c’è una risposta
consapevole, un “sì” continuamente confermato. C’è un impegno di
fedeltà, perseguita ad ogni costo, pagando prezzi anche alti, certo
onerosi, ma necessari sapendo qual è la meta: vivere non vivacchiare! (notizia tratta dal sito www2azionecattolica.it)
martedì 3 luglio 2012
INSEGAMENTO DELLA RELIGIONE. Firmata la nuova intesa
Giovedì scorso Miur e Cei hanno siglato una duplice intesa che
rafforza la collaborazione Chiesa-scuola, ridefinisce il profilo
professionale degli insegnanti e aggiorna le indicazioni per
l'insegnamento nel secondo ciclo.
Ridefinire il profilo di qualificazione professionale dei futuri
insegnanti di religione cattolica, armonizzando il percorso formativo
richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto
previsto, oggi, per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado
in Italia. Definire una nuova versione delle indicazioni per
l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo, sulla base
dei rinnovati documenti che il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca ha elaborato in un quadro di riforma
dell’intero sistema educativo di istruzione e formazione (licei,
istituti tecnici, istituti professionali, percorsi di istruzione e
formazione professionale).
Sono questi, in sintesi, gli obiettivi della duplice intesa che è
stata firmata giovedì 28 giugno a Roma, presso la sede della Conferenza
Episcopale Italiana, dal Card. Angelo Bagnasco, per la CEI, e dal
Ministro Francesco Profumo, per il MIUR. L’accordo, raggiunto al
termine di un percorso all’insegna del dialogo e della collaborazione,
consolida ulteriormente l’armonioso inserimento dell’insegnamento della
religione cattolica nei percorsi formativi della scuola italiana.
"Nella consapevolezza che, come ha sottolineato Benedetto XVI, «la
dimensione religiosa è intrinseca al fatto culturale, concorre alla
formazione globale della persona e permette di trasformare la
conoscenza in sapienza di vita» (Discorso agli insegnanti di religione
cattolica, 25 aprile 2009), auspico - ha affermato il Card. Bagnasco -
di vedere quanto prima i frutti di bene che scaturiranno da questo
rinnovato accordo, conscio dell’impegno delicato in vista della
maturazione integrale delle persone degli alunni e grato per il lavoro
costante e professionale di tutta la comunità educante della scuola,
ivi compreso l’impegno professionale degli insegnanti di religione
cattolica".
L'intesa, che entrerà in vigore l'1 settembre 2017, prevede tra
l'altro che i professori di religione siano sempre piu’ qualificati. Nel
merito, si prevede che per accedere all’insegnamento della religione in
ogni ordine e grado di scuola si
debba essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche (come era gia’ stabilito in precedenza), oppure che si sia conseguita una laurea magistrale in scienze religiose secondo il nuovo ordinamento. Rimane sempre in vigore la possibilita’ che - principalmente per i sacerdoti - sia titolo valido il percorso di studi svolto nel seminario maggiore. I nuovi titoli saranno richiesti a partire dal 1 settembre 2017 per lasciare a tutti il tempo di completare eventuali percorsi di studio gia’ avviati. Fino a quella data saranno ancora validi i titoli previsti dalla precedente intesa del 1985.
debba essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche (come era gia’ stabilito in precedenza), oppure che si sia conseguita una laurea magistrale in scienze religiose secondo il nuovo ordinamento. Rimane sempre in vigore la possibilita’ che - principalmente per i sacerdoti - sia titolo valido il percorso di studi svolto nel seminario maggiore. I nuovi titoli saranno richiesti a partire dal 1 settembre 2017 per lasciare a tutti il tempo di completare eventuali percorsi di studio gia’ avviati. Fino a quella data saranno ancora validi i titoli previsti dalla precedente intesa del 1985.
Tra i dati rilevanti emersi nel corso della conferenza stampa di presentazione
dell’intesa, c'è la tendenza da parte delle altre confessioni a scegliere
l’insegnamento della religione cattolica. (la notizia è stata prelevata dal sito:www2.azionecattolica.it
dell’intesa, c'è la tendenza da parte delle altre confessioni a scegliere
l’insegnamento della religione cattolica. (la notizia è stata prelevata dal sito:www2.azionecattolica.it
lunedì 2 luglio 2012
X ANNIVERSARIO DI MONS. PENNISI
Il
3 luglio ricorre il decimo anniversario della Consacrazione Episcopale e
l’inizio del Ministero Pastorale del nostro amato Pastore Mons. Michele Pennisi.
La presidenza diocesana, il consiglio e tutte le associazioni parrocchiali
gioiosamente festeggiano questo prezioso dono che il Signore ci ha fatto.
Invochiamo lo Spirito Santo affinchè dia al nostro vescovo la forza necessaria
per continuare a guidare, in maniera indefessa, questa porzione del popolo di
Dio che gli è stata affidata. Egli, zelante nell’azione pastorale, fermo nella
fede e amorevole nel rapporto con i sui figli saprà ancora essere guida sicura
per tutti noi.
LA PRESIDENZA DIOCESANA
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