domenica 28 novembre 2010

SALDI NELLA FEDE IN CRISTO: IN ATTESA DELLA GMG DI MADRID

Una splendida giornata di sole ha allietato la domenica del 21 Novembre, momento in cui, nella parrocchia di San Giovanni Battista di Enna, sede dell’Azione Cattolica, si è svolto il secondo, della rassegna incontri che si terranno in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù con Sua Santità Benedetto XVI a Madrid.

Noi della parrocchia, abbiamo avuto la grande gioia di accogliere e di rincontrare gli amici delle altre città della diocesi (Mazzarino, Barrafranca, Villapriolo) con i quali abbiamo condiviso la prima forte esperienza spirituale a Roma il 30 Ottobre.

Il tema de “l’attesa” è stato il filo conduttore delle attività dell’intera giornata; attesa intesa come grandi aspettative, aspirazioni, sentimenti da cui spesso veniamo travolti in quanto suscitano in noi forti emozioni: gioia, speranza, vitalità, ma al tempo stesso angoscia, ansia, preoccupazione; dal dibattito affrontato da tutti noi ragazzi è emerso come, sovente, non riponiamo totale fiducia in Dio e di conseguenza diventiamo insicuri di noi stessi, di ciò che vogliamo e di ciò che vorremmo essere. Il Papa, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci invita ad essere “radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, perché solo in Lui noi possiamo trovare la nostra strada; infatti Lui è via e luce dei nostri passi, la nostra guida, la nostra fonte di salvezza. Il Papa ci invita, quindi, ad accrescere la nostra fede, così da non essere travolti da ciò che si discosta da una vita piena di valori e di sani principi morali e cristiani. Non siamo noi che attendiamo la risposta del Signore, ma è Dio in continua attesa del nostro sì, quel sì che ci porta alla salvezza eterna e alla nostra conversione totale: tali parole sono state pienamente vissute e condivise dalle Suore di Clausura del Monastero di San Marco, le quali possiedono una risorsa preziosa, “un’arma segreta”: la preghiera, fonte indispensabile per la sopravvivenza e la salvezza dell’umanità. Esse hanno donato la propria vita totalmente a Dio. Quale cosa più grande di questa?! Nutrirsi tutti i giorni della Sua Parola senza farsi distrarre dal mondo esterno.

A precedere il toccante incontro con le suore, la coinvolgente “caccia al tesoro”; un tesoro dal valore inestimabile, nato nella spontaneità e trovato nell’amicizia condivisa.

L’intensa giornata, piena di gioia, fraternità, canti e allegria, si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa durante la quale è stata donata una fiaccola ai rappresentanti di ogni gruppo delle diverse città, segno di Luce di Cristo che, come dice Mons. Pietro Spina, non deve mai spegnersi, ma alimentarsi sempre nei nostri gruppi e nei nostri cuori.

Lorenza Savoca

lunedì 22 novembre 2010

LA SFIDA EDUCATIVA E LA MISSIONE DEGLI INSEGNANTI CATTOLICI

"La questione educativa costituisce una delle sfide centrali di una società che guarda ad un futuro aperto alla speranza. molti giovani vivono il presente con malessere e guardano al futuro con pessimismo ed angoscia e molti adulti si sentono incapaci di educare. l'emergenza educativa manifesta non solo la diffusa difficoltà ad educare, ma anche l'idea stessa di educazione." (clicca qui per scaricare l'intero articolo di Mons. M. Pennisi)

giovedì 18 novembre 2010

ASSEMBLEA DIOCESANA.L’Azione Cattolica si è data tre regole fondamentali: Educare, missione-testimonianza, accompagnamento

Giorno 14 novembre a Piazza Armerina si è tenuta l’assemblea diocesana annuale dell’Azione Cattolica. Li ha guidati nella riflessione il prof. Gioacchino Lavanco, ordinario di psicologia di comunità alla Facoltà di scienze della formazione di Palermo. Dal suo intervento è emerso che un’associazione come l’Azione Cattolica ha il compito di educare e accompagnare nel processo di crescita le nuove generazioni, con un atteggiamento di Amore! “ama il prossimo tuo come te stesso”. Dunque, diceva il Prof. Lavanco «non ci può essere fede senza un’adeguata educazione, così come, per i cristiani, non ci può essere un’educazione senza fede». Nel pomeriggio Sergio Visconti, incaricato regionale settore Adulti, ha presentato il tema dell’anno “Voi siete la luce del mondo”. Il suo intervento ha focalizzato l’attenzione sulla Missione-Testimonianza a cui sono chiamati gli adulti dell’Azione Cattolica. Durante l’Eucaristia il vescovo, mons. Michele Pennisi, ha ribadito con forza che l’AC in questo decennio dedicato all’educazione è chiamata a rispondere all’appello che l’episcopato le fa nel documento “Educare alla vita buona del vangelo”, orientamenti pastorali per il prossimo decennio dedicato all’educazione. Durante l’assemblea, la dott.ssa Lucia Monteforte, ha presentato il progetto “Policoro” e le varie iniziative che stanno portando avanti le animatrici di comunità. A conclusione della giornata l’assemblea ha individuato tre regole fondamentali, educare, misisone-testimonianza, accompagnamento, che dovranno orientare l’agire quotidiano dei soci di Azione Cattolica, all’interno di un orizzonte di senso incentrato sul comandamento dell’AMORE e sugli insegnamenti di Cristo!

sabato 13 novembre 2010

EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO


Il ventotto ottobre 2010 la chiesa Italiana ha emanato gli orientamenti pastorali per il prossimo decennio. Nei prossimi dieci anni la Chiesa vorrebbe arginare e fare rientrare lo stato di emergenza educativa che tanto preoccupa i nostri vescovi, ma anche tutti coloro che a qualsiasi titolo si occupano di educazione. Gli orientamenti rappresentano un punto di partenza dal quale partire per affrontare la "sfida educativa" che la "mediocrità" sociale e l'ideologia del "nulla" sta lanciando a tutti gli uomini veri del XXI secolo. (scarica il documento)

L’Azione Cattolica aderisce alla campagna promossa da TV2000 per salvare Asia Bibi e alla giornata di preghiera promossa dai nostri vescovi


L’Azione Cattolica aderisce alla campagna promossa da Tv2000 per la salvezza della cristiana pakistana Asia Bibi, condannata a morte per non aver voluto rinnegare la propria fede. Con questa adesione l’Azione Cattolica continua e rafforza il suo impegno per il rispetto e la tutela della vita di ogni persona ingiustamente privata della propria libertà, perseguitata e condannata in ogni angolo della Terra, nella convinzione che la libertà religiosa rappresenti un valore fondamentale per il bene dell’umanità. Con Benedetto XVI affermiamo che la libertà religiosa è condizione essenziale per la promozione della dignità di ogni persona, sostegno alla costruzione della pace e all’armonia tra i popoli. Questa iniziativa si pone nel solco del sostegno attivo e della preghiera dell’Associazione per tutti i cristiani perseguitati. Con i nostri vescovi e tutta la Chiesa in Italia, l’Azione Cattolica si sente profondamente vicina ai cristiani dell’Iraq, in questi giorni oggetto di violenze e attentati. Tutta l’Associazione, ad ogni livello, aderisce alla giornata di preghiera indetta dai vescovi italiani per domenica 21 novembre, festa di Cristo Re, e si impegna a promuovere iniziative di preghiera e di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale sia in preparazione alla giornata sia in vista dell’Avvento ormai vicino.

Roma, 12 novembre 2010

giovedì 11 novembre 2010

VOI SIETE LA LUCE DEL MONDO


Carissimi,

ogni anno è sempre una gioia ritrovarsi per iniziare insieme il nuovo anno associativo e riflettere sul tema che ci accompagnerà nel nostro cammino annuale. Quest’anno siamo chiamati a riflettere sulla testimonianza che i cristiani devono dare nei confronti del mondo. «Voi siete la luce del mondo». Non si tratta di un invito che Gesù fa ai credenti, ma della rivelazione di un’identità, quella dei figli di Dio che devono brillare della luce di Cristo. Pertanto, non possiamo più tenere nascosta questa Luce, non possiamo più tacere, ma ci dobbiamo proiettare sulla piazza, e lì, nella coerenza evangelica, testimoniare il nostro incontro con Cristo Risorto. Nella vita di ogni giorno siamo chiamati a fare vedere la Luce di Cristo, è lui il nostro Bene Comune che vogliamo condividere con tutti e in tutti glia ambiti della vita: scuola, impiego, fabbrica, politica, volontariato, solidarietà sociale, sempre a fianco di tutti quelli che si spendono per il BENE COMUNE, sempre vicino agli “ultimi”, siano essi alunni, poveri materiali e in spirito, amministratori, educatori, genitori, ecc. Tutto ciò ha come conseguenza naturale la MISSIONE che quest’anno vogliamo attuare attraverso un’attenzione particolare per il bene comune e la cittadinanza attiva, proprio come specifica forma di santità laicale. Questa deve essere considerata nel suo duplice aspetto di servizio responsabile nella Chiesa e nell’edificazione del mondo, secondo il progetto di Dio. I laici, in particolare quelli di AC, sono chiamati a tenere insieme, in sinergia, una doppia cittadinanza, quella terrena e quella celeste. Come laici organizzati in forma associata siamo chiamati a vivere con passione il territorio, partecipare alle dinamiche sociali, interrogandoci sul contributo che possiamo dare per il bene del Paese. Siamo chiamati a portare il vangelo nella “Piazza”, in ogni dinamismo umano, in ogni povertà o ricchezza della Vita quotidiana. Questo è il contributo più importante che i laici dell’Azione Cattolica possiamo dare per il bene comune e per il bene dell’Italia. Il 14 novembre P.V. ci ritroveremo tutti a Piazza Armerina, presso la scuola Media RONCALLI, per la nostra assemblea annuale. Quest’anno vi aspettiamo ancora più numerosi, non perché sia importante essere in tanti, ma perché è fondamentale che tutti possiamo vivere un’esperienza relazionale nell’incontro con Cristo e tra di noi.

mercoledì 10 novembre 2010

CENTOMILA…VOLTE SI!!!


Il trenta ottobre Roma ha assistito a un’”invasione” pacifica di otre centomila ragazzi e giovani dell’Azione Cattolica, accompagnati dai loro educatori, genitori, assistenti e responsabili. Anche dalla nostra diocesi c’è stata una nutrita partecipazione dai vari centri. Quella romana è stata un’esperienza indescrivibile che ha suscitato un grande entusiasmo in tutti noi. Potremmo definirla come un’attività educativa di grande spessore pedagogico quella vissuta il 30 ottobre a Roma, un grande laboratorio didattico dove abbiamo imparato come si fa a “diventare grandi”. Tutti hanno sperimentato il piacere di stare insieme, il valore dell’accompagnare, l’importanza dell’educazione. Abbiamo imparato che per “diventare grandi”, prima di tutto, bisogna amare, dunque“imparare ad amare” noi stesi e gli altri, essere “amici di Cristo” e il “coraggio di educare”, ma anche che l’educazione è un processo lento e faticoso, (come il percorso compiuto da S. Pietro a piazza del Popolo) dove, spesso, si sperimenta il fallimento e la delusione, per cui solo il sostegno di Cristo ci può aiutare. La lezione, sinteticamente, per noi adulti è stata al seguente:

“anche i ragazzi e i giovani sono grandi”, questa grandezza è rappresentata dal loro cuore grande, un cuore che vuole bene Gesù, dunque “essere grandi” vuol dire amare tanto Gesù;

“imparare ad amare”, il di più è rappresentato dalla giovinezza dei nostri ragazzi che decidono di amare come Gesù per essere suoi testimoni tra i coetanei;

“essere educatori coraggiosi”, capaci di educare in tutti gli ambienti di vita dei nostri giovani, non lasciare questi ambiti della vita privi di Gesù, essere, quindi, imitatori di “Gesù Maestro” e avere il coraggio di compromettersi e attivare processi educativi per una vita vera da cristiani e da cittadini del mondo, capaci di mettersi al servizio del bene comune.

Infine, abbiamo imparato che il cammino educativo di crescita deve tendere alla santità. “Diventare grandi insieme” significa diventare santi insieme, il di più è ognuno di noi, perché “meno per meno fa più”! “Diventare santi insieme”, questo il compito che ci aspetta per rispondere alla sfida educativa nel prossimo decennio. I ragazzi, i giovani e gli adulti dell’Azione Cattolica sono pronti, ma c’è di più! Quel di più è rappresentato da tutti coloro che si vogliono unire a noi in questo cammino educativo.

lunedì 8 novembre 2010

Educare nel mondo dell'immagine

Educare nel mondo dell’immagine è il tema che Mercoledì 3 Novembre 2010 Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, ha affrontato presso il teatro comunale “Garibaldi” di Piazza Armerina, in occasione dell’apertura dell’Anno Accademico 2010 – 2011 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo”. L’evento ha coinvolto, oltre i docenti e gli studenti dell’Istituto, molte autorità, laici e presbiteri della Diocesi di Piazza Armerina e Caltagirone. Nel presentare la sua relazione Mons. Peri ha tenuto presenti due domande: da dove veniamo? Verso dove siamo diretti? Nel rispondere a queste domande ha enunciato tre tappe del processo comunicativo, il quale ha inizio con la cultura orale, cioè un modello di trasmissione selettivo e ripetitivo che vedeva coinvolti una molteplicità di soggetti, i quali imparavano a memoria soltanto ciò che del messaggio interessava trasmettere creando così quelli che a noi sono rimasti come “detti”; a questa è succeduta la cultura scritta, cioè un modello di comunicazione più riflessivo e che lascia spazio ad una trasmissione più vasta e non più selettiva. Il messaggio scritto è più pensato e lascia pensare e costituisce una forma mediata e non più immediata di comunicazione; infine oggi prevale, e continuerà a prevalere sempre più, la cultura dell’immagine, ossia un processo comunicativo veloce, comodo, che rompe le catene dello spazio e del tempo. Si tratta dei nuovi mezzi di comunicazione che permettono oggi all’uomo di trasmettere in modo sincronico, e non più diacronico, e anonimo ciò che vuole. Mons. Peri, dopo aver relazionato in modo semplice e schematico dei concetti che ci coinvolgono tutti, ha lanciato una provocazione: se è possibile fare di questa nuova cultura una possibilità? Si tratta di una sfida educativa che i teologi di oggi e gli uomini di cultura devono cogliere perché questa sfida si trasformi in una opportunità.

SILVIA INGLESE