mercoledì 11 gennaio 2012

LETTERA DEL PRESIDENTE NAZIONALE


Carissimi amici,

all’inizio del nuovo anno, portando ancora nel cuore la gioia del Natale, ci rimettiamo all’opera ricordando i diversi impegni che la vita associativa ci propone. Sentiamo viva la passione per il nostro Paese e, contemporaneamente, avvertiamo la preoccupazione per il difficile momento che stiamo vivendo. Proprio per questo pensiamo che rendere bella la vita dell’AC possa essere un contributo importante anche per le nostre città e i nostri paesi. D’altra parte, gli impegni che abbiamo di fronte richiamano una serie di problematiche anche sociali e politiche di non poco conto. Vi invito, allora, a considerare con particolare attenzione gli appuntamenti di cui già siete informati al fine di favorire un’adeguata e significativa partecipazione: Desidero ricordarvi che il 29 aprile 2012, a Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, avrà luogo la beatificazione del venerabile Giuseppe Toniolo. Poiché la figura di Toniolo assume una particolare rilevanza nell’attuale contesto italiano, europeo e globale, tutti siamo invitati a favorire la partecipazione ampia e diffusa delle nostre comunità e associazioni il 29 aprile, a Roma, e, allo stesso tempo, a segnalare iniziative che verranno promosse localmente nel nome di Giuseppe Toniolo. Per tale motivo, vi invito a far conoscere, fin da ora, alle associazioni parrocchiali la data della beatificazione, in modo che molti aderenti possano essere presenti a questo momento significativo per la vita della Chiesa, del Paese e dell’Associazione. In attesa di rivedervi, vi invio un caro, fraterno saluto, insieme con l’augurio di un 2012 ricco di pace e della novità di vita che la nascita del Bambino ha portato nelle nostre esistenze.

Franco Miano

domenica 8 gennaio 2012

Mons. Sturzo nel centocinquantesimo della sua nascita



Il rinnovamento ecclesiale, morale, sociale e pedagogico che Mario Sturzo auspicava necessitava di una chiarezza di idee e di una solida preparazione teoretica. A cominciare dal 1915 collaborò alla “Rivista di filosofia neoscolastica” e dal 1927 al 1930 alla “Rivista di autoformazione” da lui fondata, dove affronta diversi problemi come quelli: gnoseologico, scientifico, pedagogico, estetico. Mario Sturzo concepiva la filosofia come disciplina che conduce alla fede, orientata alla vita concreta.

Dopo il richiamo della S. Sede (1931), mons. Mario imposta diversamente la sua attività di fine pensatore e di attento studioso. Cominciò ad occuparsi di mistica, di preghiera, di vita spirituale e dei problemi annessi. L’abbandono della filosofia lo portò ad interessarsi di poesia. Con questo articolo vi proponiamo un contributo del prof. L. Patelmo sull'opera di Mons. Sturzo
(clicca qui)

venerdì 23 dicembre 2011

MESSAGGIO DI NATALE


MESSAGGIO NATALE 2011

In questo periodo di grave crisi economica e politica diversi fedeli della nostra diocesi –soprattutto agricoltori, artigiani, commercianti, operai- si sono rivolti a me per chiedere un giudizio. Qualcuno mi ha chiesto” Come si fa oggi a condividere la gioia del Natale con tutte le sofferenze e insicurezze che ci turbano, con le brutte notizie che leggiamo sui giornali e vediamo alla televisione? Con la grave crisi economica e politica, con la mancanza di lavoro per i giovani, con la povertà in aumento?”

La crisi finanziaria nel nostro territorio oltre a coinvolgere qualche grande azienda, costretta a diminuire la produzione e quindi le ore lavorative a causa della diminuzione dei consumi, sta interessando tante piccole e medie imprese ,che costituiscono il tessuto fondamentale della nostra economia. Ad acuire tale stato di cose contribuisce il rigido e farraginoso sistema di riscossione delle imposte e dei crediti degli enti previdenziali e assistenziali e degli enti locali che costringe all’insolvenza del debito, maggiorato dalle sanzioni e dagli interessi, facendo scattare il meccanismo ipotecario sui beni delle imprese indebitate ed escludendole da ogni possibile accesso al credito. Come Pastore della nostra Chiesa locale, facendo mia la dichiarazione sottoscritta recentemente dai confratelli vescovi di Siracusa, Noto e Ragusa, voglio portare all’attenzione delle istituzioni, il grave e devastante problema che attanaglia le piccole e medie imprese agricole, artigianali e commerciali - e pertanto la nostra gente, le nostre famiglie, i nostri lavoratori, il futuro dei nostri giovani - a causa dell’esposizione debitoria nei confronti degli istituti previdenziali e di riscossione .In questo periodo natalizio – come negli anni passati - sto visitando oltre che le carceri, gli ospedali, le scuole anche le officine, i laboratori e le aziende e incontrando operai, artigiani, piccoli imprenditori e coltivatori diretti .Questi ultimi sono preoccupati dalla filiera lunga che comporta un’enorme differenza fra il valore dei prodotti agricoli sugli alberi o nelle serre e quello della stessa merce nei grandi supermercati . Tutto questo spesso costringe a ritmi di lavoro disumani, mina la serenità e l’unità delle famiglie e le rende irreversibilmente povere.

Come Gesù, venuto a Natale a condividere le speranze e le angosce della nostra gente voglio annunziare il Vangelo della presenza liberatrice di Dio nella storia degli uomini che chiede di “fare” la verità, di servire il bene, di promuovere la dignità della persona, la redenzione del lavoro, di tutelare l’inviolabilità del sacrario della famiglia che è la casa. La salvezza cristiana riguarda l’uomo intero e feconda già, anche se non ancora definitivamente, la sua storia e il suo mondo. La città degli uomini raggiunta dall’annuncio del bambino Gesù , la cui nascita realizza la gloria di Dio e la pace fra gli uomini, deve ritrovare la sua armonia: la solidarietà deve prevalere sul tornaconto, la giustizia sull’illegalità; il lavoro deve essere riscattato dallo sfruttamento, la dignità del lavoratore riconosciuta e tutelata; la convivenza civile deve essere affrancata dalla disperazione. Per questo motivo faccio appello ai rappresentanti eletti dal popolo ad ogni livello di ogni schieramento politico e al nuovo Governo di tecnici perché favoriscano lo sviluppo economico dei nostri territori attraverso infrastrutture viarie adeguate, aiuti concreti e immediati alle nostre popolazioni, leggi che cambino le norme che regolano la riscossione . Il Natale prossimo deve dare l’ opportunità di attenzione alla concreta vita della gente in vista del bene comune con una particolare attenzione alle fasce più deboli ed esposte alle intemperie di una società sempre più complessa e sottoposta alle macchinazioni di poteri occulti e voraci. Per quanto riguarda l’aiuto nell’ambito delle attività promosse dalla Caritas diocesana e dalle parrocchie sono stati avviati vari progetti tra i quali il Banco alimentare, il Prestito della Speranza, il Microcredito, il progetto “Povertà”, il Progetto Policoro , che hanno però bisogno di volontari che dedichino il loro tempo e le loro competenza alla realizzazione di questi progetti.

Il Natale , che è il segno concreto dell' amore di Dio per ciascuno di noi , ci da la gioia che ci permette di voler bene a noi stessi, al nostro destino concreto di uomini e donne immersi in una realtà spesso contraddittoria e al destino del nostro prossimo. Il proverbio popolare”aiutati che Dio ti aiuta” traduce l’espressione di S. Agostino”Chi ti ha creato senza di te non ti salverà senza di te”. E’ necessario che ognuno sappia assumersi le proprie responsabilità. Dalla crisi si esce solo insieme ristabilendo la fiducia vicendevole e collaborando tutti in riferimento alla costruzione del bene comune.

X Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina

venerdì 18 novembre 2011



I nostri auguri al senatore prof. Mario Monti e al suo GovernoLa Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana fa gli auguri al senatore Prof. Mario Monti e al suo Governo, nella speranza che si apra per il Paese una stagione nuova. Le sfide alle quali l’Italia è chiamata a rispondere sono gravi e urgenti, e richiederanno sacrifici che gli italiani potranno affrontare solo se si sentiranno parte attiva di un impegno condiviso per la rinascita del nostro paese.Occorre tirar fuori il Paese dal baratro nel quale sembra precipitare per rilanciarne la vitalità. Serve un rinnovato e concreto impegno della politica per dare futuro al Paese; per far crescere occupazione; per offrire nuove speranze ai giovani; per garantire lo sviluppo del mezzogiorno; per dare un segnale forte sulla strada della legalità; per promuovere la giustizia sociale. I mali dell’Italia, primi fra tutti la disoccupazione e il precariato, sono anche figli di una diffusa mancanza di giustizia e di solidarietà. In una parola, occorre un’attenzione non distorta al rispetto della persona umana e alla promozione del bene comune.L’Italia deve ritrovarsi come Paese, e questo comporta l’avvio di un processo di rigenerazione del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, tra elettori e partiti, tra piazze del malcontento e palazzi della politica.In questo momento, non possiamo non rivolgere un pensiero grato al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per l’intelligenza, la sapienza e l’alto magistero costituzionale con il quale ha svolto il suo ruolo per la positiva soluzione della crisi.L’Azione Cattolica nella fedeltà alla sua tradizione continuerà ad assicurare il suo contributo alla vita del Paese, nel sostegno alle istituzioni e nell’impegno capillarmente diffuso di formazione delle coscienze alla passione civica e alla responsabilità pubblica.


Roma, 16 novembre 2011

giovedì 17 novembre 2011








Seminario di Studio

“Sotto lo stesso tetto”. Il coraggio delle relazioni educative

19/20 novembre 2011 - Roma, Domus Mariae, Via Aurelia 481

Un’occasione per riflettere sull’“alleanza educativa” a servizio dei più piccoli, che può e deve unire genitori e formatori, e un tempo per ridire insieme l’impegno che l’Azione Cattolica da sempre pone per la famiglia, sia con riferimento alla centralità e all’importanza che la stessa assume nel cammino di crescita della singola persona, sia per il contributo che offre all’intera società.

È quanto propone il Seminario “Sotto lo stesso tetto”. Il coraggio delle relazioni educative, promosso dall’Azione Cattolica dei Ragazzi e dall’area Famiglia e vita dell’Azione Cattolica Italiana, a Roma presso la Domus Mariae, il 19 e 20 novembre prossimi.

Siamo tutti chiamati a prenderci cura della vita dei piccoli, ad accompagnarli nel loro cammino di crescita, perché ciascuno possa davvero essere pienamente felice. Per l’Azione cattolica, ciò si concretizza nel gratuito e generoso stare accanto, nel sostenere i passi e nell’accompagnare alla verità quanti il Signore mette sul nostro cammino.

Oggi educare è possibile, ed è bello nella misura in cui accogliamo e condividiamo anche le fatiche e le complessità del tempo in cui viviamo, certi che non siamo soli nel costruire e rendere saldo quel tetto sotto il quale ciascuno di noi vive. Per questo, è necessario scoprire sempre più la famiglia come casa che accoglie, dove si sperimenta la ricchezza del confronto (anche dello scontro), che diventa poi trampolino di lancio per compiere ogni giorno scelte mature e coerenti.

«Nel decennio che la Chiesa italiana dedica al tema dell’educazione, l’Azione cattolica ribadisce il suo impegno a sostenere la crescita di quanti la comunità ci affida perché ciascuno possa vivere l’incontro vivo e vero con il Signore che cambia la vita», sottolinea Teresa Borrelli, Responsabile nazionale dell’ACR, e aggiunge: «Oggi è il tempo buono e propizio in cui testimoniare la fedeltà del servizio ai piccoli, che si concretizza nel dono del tempo, delle proprie forze, delle proprie competenze, di tutto quello che si è per il bene dell’altro».

Tra i relatori del Seminario: Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Roma “La Sapienza”; Riccardo Grassi, ricercatore dell’Istituto Iard di Milano; Domenico Simeone, presidente della Conferenza italiana dei consultori di ispirazione cristiana; Guido Chiesa, regista e autore del film “Io sono con te”; Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana.

In allegato. Il programma del Seminario

Roma, 17 novembre 2011

domenica 6 novembre 2011

mons. mario sturzo vescovo di Piazza Armerina.


In questo articolo vi proponiamo un contributo del prof. Liborio Patelmo, ex presidente diocesano Dell'Azione Cattolica, sulla figura di mons. Mario Sturzo. (clicca qui per visualizzare)

mercoledì 2 novembre 2011


il 22 ottobre si è tenuto il convegno diocesano sul volontariato. vi proponiamo una sintesi video dell'incpontro (clicca qui)