Noi della parrocchia, abbiamo avuto la grande gioia di accogliere e di rincontrare gli amici delle altre città della diocesi (Mazzarino, Barrafranca, Villapriolo) con i quali abbiamo condiviso la prima forte esperienza spirituale a Roma il 30 Ottobre.
Il tema de “l’attesa” è stato il filo conduttore delle attività dell’intera giornata; attesa intesa come grandi aspettative, aspirazioni, sentimenti da cui spesso veniamo travolti in quanto suscitano in noi forti emozioni: gioia, speranza, vitalità, ma al tempo stesso angoscia, ansia, preoccupazione; dal dibattito affrontato da tutti noi ragazzi è emerso come, sovente, non riponiamo totale fiducia in Dio e di conseguenza diventiamo insicuri di noi stessi, di ciò che vogliamo e di ciò che vorremmo essere. Il Papa, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù, ci invita ad essere “radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, perché solo in Lui noi possiamo trovare la nostra strada; infatti Lui è via e luce dei nostri passi, la nostra guida, la nostra fonte di salvezza. Il Papa ci invita, quindi, ad accrescere la nostra fede, così da non essere travolti da ciò che si discosta da una vita piena di valori e di sani principi morali e cristiani. Non siamo noi che attendiamo la risposta del Signore, ma è Dio in continua attesa del nostro sì, quel sì che ci porta alla salvezza eterna e alla nostra conversione totale: tali parole sono state pienamente vissute e condivise dalle Suore di Clausura del Monastero di San Marco, le quali possiedono una risorsa preziosa, “un’arma segreta”: la preghiera, fonte indispensabile per la sopravvivenza e la salvezza dell’umanità. Esse hanno donato la propria vita totalmente a Dio. Quale cosa più grande di questa?! Nutrirsi tutti i giorni della Sua Parola senza farsi distrarre dal mondo esterno.
A precedere il toccante incontro con le suore, la coinvolgente “caccia al tesoro”; un tesoro dal valore inestimabile, nato nella spontaneità e trovato nell’amicizia condivisa.
L’intensa giornata, piena di gioia, fraternità, canti e allegria, si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa durante la quale è stata donata una fiaccola ai rappresentanti di ogni gruppo delle diverse città, segno di Luce di Cristo che, come dice Mons. Pietro Spina, non deve mai spegnersi, ma alimentarsi sempre nei nostri gruppi e nei nostri cuori.
Lorenza Savoca
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