venerdì 7 gennaio 2011

1 Gennaio 2011 S. MADRE DI DIO


Nel primo giorno del nuovo anno civile siamo tutti invitati a guardare l'anno che ci sta davanti con la serenità fiduciosa di Maria Madre di Dio che , conservava il mistero del Natale "meditandolo nel suo cuore"(Lc 2, 19), ricollegando cioè tutti gli avvenimenti alla ricerca della loro unità profonda, perché inseriti nel disegni divino della salvezza. Non avrebbe senso aver celebrato il Natale se il suo messaggio fosse svanito e non fosse custodito e accolto dentro il nostro cuore. Un anno intero non ci basterà a portare a termine la contemplazione del mistero della presenza di Dio, che il Natale ci richiama, se non lo facciamo scendere fino al centro della nostra vita e non gli consentiamo di trasformarci il cuore e di farci cambiare mentalità Se il Natale fosse solo un avvenimento storico da commemorare allora ci potrebbe commuovere solo per un giorno, se invece e' il mistero della presenza di Dio in tutta la nostra vita allora deve muovere, cambiare tutta la nostra vita. Il Mistero del Natale ci da la garanzia che gli auguri che ci scambiamo possano realizzarsi perché questo bambino che giace in una mangiatoia e' il realizzarsi della promessa di Dio per l'umanità, la benedizione del Padre celeste su di noi, la nostra pace. La prima lettura riporta un testo molto significativo dell'Antico Testamento. Il Signore ci rivela il suo nome come fonte di benedizione e fa brillare su di noi il suo volto, che è il volto di un bimbo circondato dalla tenerezza accogliente di sua madre. Il volto di Dio che si manifesta in questo bambino non e' un volto irato e terribile ma mite ed umile, che e' capace di darci pace e di rivelarci che Dio ci e' propizio. All'inizio di quest'anno vogliamo esprimere col salmo responsoriale l'augurio che Dio, che rimane l'onnipotente, anche se si manifesta attraverso l'impotenza di un bambino, faccia brillare il suo volto di misericordia in ogni uomo soprattutto sui nostri fratelli e sorelle provati dalla sofferenza. Questo anno sarà veramente buono solo se, nonostante gli eventi contrari, continueremo a camminare nella direzione giusta che e' quella propostaci da Cristo e se continueremo a stupirci e a meravigliarci della novità inattesa che può cambiare la nostra vita, come coloro a cui i pastori annunciarono la lieta notizia della nascita di un bimbo straordinario. Solo la certezza che in Gesù Cristo è venuta la "pienezza del tempo"(Gal 4,4) può dare senso allo scorrere dei nostri giorni, per accompagnare il nostro cammino verso il fine ultimo della nostra vita ed impedire che l'anno nuovo si riduca ad uno squallido trascorrere di giorni privi di senso, ad uno sbarcare il lunario in attesa di chi sa quali tempi migliori. All’inizio di un Nuovo Anno il mio augurio è un augurio di serenità e di prosperità, ma è soprattutto un augurio di pace. Il santo Padre la XLIV Giornata Mondiale della Pace, l’ha dedicata al tema: Libertà religiosa, via per la pace. I cristiani, siamo sollecitati dalla stessa fede in Dio, Padre del Signore Gesù Cristo, a vivere come fratelli che si incontrano nella Chiesa e collaborano all’edificazione di un mondo dove le persone e i popoli “non agiranno più iniquamente né saccheggeranno […], perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare” (Is 11, 9). La pace è un dono di Dio e al tempo stesso un progetto da realizzare, mai totalmente compiuto. Una società riconciliata con Dio è più vicina alla pace, che è risultato di un processo di purificazione ed elevazione culturale, morale e spirituale di ogni persona e popolo, nel quale la dignità umana è pienamente rispettata. Invito tutti coloro che desiderano farsi operatori di pace, e soprattutto i giovani, a mettersi in ascolto della propria voce interiore, per trovare in Dio il riferimento stabile per la conquista di un’autentica libertà, la forza inesauribile per orientare il mondo con uno spirito nuovo, capace di non ripetere gli errori del passato. La libertà religiosa è un’autentica arma della pace, con una missione storica e profetica. Essa infatti valorizza e mette a frutto le più profonde qualità e potenzialità della persona umana, capaci di cambiare e rendere migliore il mondo. Essa consente di nutrire la speranza verso un futuro di giustizia e di pace, anche dinanzi alle gravi ingiustizie e alle miserie materiali e morali. Che tutti gli uomini e le società ad ogni livello ed in ogni angolo della Terra possano presto sperimentare la libertà religiosa, via per la pace!

+ Michele Pennisi

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