venerdì 8 aprile 2011

“BUON SANGUE NON MENTE!”


XIV Congresso nazionale MSAC “BUON SANGUE NON MENTE!” Cent’anni di passione per la Scuola e per il Paese (Roma, 8/10 aprile 2011, Domus Mariae, Via Aurelia 481)


Ugo De Siervo agli Studenti di Azione Cattolica: «Il cattivo funzionamento di alcuni apparati dello Stato, la corruzione, l’evasione fiscale ci chiamano ad un grande impegno per il cambiamento» A Roma per il loro XIV Congresso nazionale, oggi pomeriggio gli studenti dell’Azione cattolica italiana, accompagnati dal Presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano, e dalla Segretaria nazionale del Movimento studenti di AC, Saretta Marotta, hanno incontrato il Presidente della Corte Costituzionale, il prof. Ugo De Siervo, presso il Palazzo della Consulta. Ecco alcuni brevi estratti dell’incontro. Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica «Nei suoi 143 anni di storia l’Azione Cattolica ha accompagnato la vita di questo Paese, come ha ricordato recentemente Benedetto XVI, animandone i 150 anni di unità con un fondamentale contributo di idee e di persone a servizio delle istituzioni. Ancora oggi l’AC continua a fornire il suo contributo alle istituzioni, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle nostre città, con l’educazione al bene comune dei suoi ragazzi, giovani e adulti». Saretta Marotta, Segretaria nazionale del Msac Il Movimento studenti di Azione cattolica è oggi presente con 160 studenti da 60 diocesi per testimoniare che i giovani credono che il cambiamento sia possibile, con il contributo originale di tutti. Nonostante la nostra Italia fatichi ancora a sentirsi appieno una comunità nazionale e abbia in parte perso la fiducia nel futuro e in noi giovani, noi studenti continuiamo a credere nella scuola e vogliamo spenderci per essa e, tramite essa, per l’intero Paese. Chiediamo alle istituzioni di credere nella nostra voglia di partecipazione, di prenderci cura del bene comune. Ugo De Siervo, Presidente della Corte Costituzionale I festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia sono una preziosa occasione di riflessione sul nostro percorso comune, per essere orgogliosi dei grandi passi in avanti compiuti sul piano sociale, economico e politico, e per correggere criticamente ciò che è risultato negativo. La Costituzione non è vecchia. Le Costituzioni non diventano vecchie, perché sono un patrimonio di regole e di valori che sono alla radice delle comunità nazionali. Ciò che deve spingere i giovani all’impegno nelle istituzioni e per il bene comune è l’insoddisfazione, la scontentezza per ciò che non ci piace del presente, perché non si ripeta nel futuro. Il cattivo funzionamento di alcuni apparati dello Stato, la corruzione, l’evasione fiscale ci chiamano ad un grande impegno per il cambiamento. Roma, 8 aprile 2011

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