martedì 3 luglio 2012

INSEGAMENTO DELLA RELIGIONE. Firmata la nuova intesa

Giovedì scorso Miur e Cei hanno siglato una duplice intesa che rafforza la collaborazione Chiesa-scuola, ridefinisce il profilo professionale degli insegnanti e aggiorna le indicazioni per l'insegnamento nel secondo ciclo.
Ridefinire il profilo di qualificazione professionale dei futuri insegnanti di religione cattolica, armonizzando il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto, oggi, per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado in Italia. Definire una nuova versione delle indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo, sulla base dei rinnovati documenti che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha elaborato in un quadro di riforma dell’intero sistema educativo di istruzione e formazione (licei, istituti tecnici, istituti professionali, percorsi di istruzione e formazione professionale).
Sono questi, in sintesi, gli obiettivi della duplice intesa che è stata firmata giovedì 28 giugno a Roma, presso la sede della Conferenza Episcopale Italiana, dal Card. Angelo Bagnasco, per la CEI, e dal Ministro Francesco Profumo, per il MIUR. L’accordo, raggiunto al termine di un percorso all’insegna del dialogo e della collaborazione, consolida ulteriormente l’armonioso inserimento dell’insegnamento della religione cattolica nei percorsi formativi della scuola italiana.
"Nella consapevolezza che, come ha sottolineato Benedetto XVI, «la dimensione religiosa è intrinseca al fatto culturale, concorre alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in sapienza di vita» (Discorso agli insegnanti di religione cattolica, 25 aprile 2009), auspico - ha affermato il Card. Bagnasco - di vedere quanto prima i frutti di bene che scaturiranno da questo rinnovato accordo, conscio dell’impegno delicato in vista della maturazione integrale delle persone degli alunni e grato per il lavoro costante e professionale di tutta la comunità educante della scuola, ivi compreso l’impegno professionale degli insegnanti di religione cattolica".
L'intesa, che entrerà in vigore l'1 settembre 2017, prevede tra l'altro che i professori di religione siano sempre piu’ qualificati. Nel merito, si prevede che per accedere all’insegnamento della religione in ogni ordine e grado di scuola si
debba essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche (come era gia’ stabilito in precedenza), oppure che si sia conseguita una laurea magistrale in scienze religiose secondo il nuovo ordinamento. Rimane sempre in vigore la possibilita’ che - principalmente per i sacerdoti - sia titolo valido il percorso di studi svolto nel seminario maggiore. I nuovi titoli saranno richiesti a partire dal 1 settembre 2017 per lasciare a tutti il tempo di completare eventuali percorsi di studio gia’ avviati. Fino a quella data saranno ancora validi i titoli previsti dalla precedente intesa del 1985.
Tra i dati rilevanti emersi nel corso della conferenza stampa di presentazione
dell’intesa, c'è la tendenza da parte delle altre confessioni a scegliere
l’insegnamento della religione cattolica. (la notizia è stata prelevata dal sito:www2.azionecattolica.it

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