La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
e l’Associazione tutta si stringono a papa Benedetto XVI in occasione della sua
ultima udienza generale, oggi in Piazza San Pietro.
In una giornata tanto importante per
la vita della Chiesa, l’Azione Cattolica vuole ribadire il proprio grazie al
Santo Padre. Un grazie per il suo pontificato e per il suo magistero, intenso e
illuminato, ma anche per il profondo significato del suo gesto.
L’Azione Cattolica, come tutta la
Chiesa, dopo l’iniziale sorpresa, prova un sentimento di grande ammirazione per
Benedetto XVI, per averci riportato all’essenziale della fede: al fidarsi di
Dio, all’affidarsi a Dio, che continuerà a guidare la Chiesa. Un messaggio
semplice, ma di grande rilevanza. Un insegnamento che ci parla di una fede che
non si oppone alla libertà. Libertà e fede, al contrario, si sostengono
reciprocamente.
Il Santo Padre con la sua scelta ci ha
fatto comprendere che sempre, in ogni situazione, ci dobbiamo mettere in
ascolto di Dio e al suo servizio, con profondo senso di discernimento. Il
Signore, infatti, chiama sempre, non soltanto nel momento in cui si assumono grandi
responsabilità. Alla Chiesa, di cui finora è stato la guida, Benedetto XVI
continuerà a essere vicino con la preghiera e con intenso affetto. La sua è
dunque una lezione di stile, e di uno stile che è sostanza. Ci fa capire
l’importanza di saper lasciare ma per continuare, a partire da ciò che conta.
Ci invita a scoprire il Signore nella vita di ogni giorno, offrendo una testimonianza
di tensione alla santità.
Quella di papa Benedetto XVI è la
lezione di una gioia umile, semplice ma profonda. La gioia umile con cui i
credenti, sia pure nelle difficoltà, testimoniano la fede in ogni ambiente di
vita.
Proprio l’attenzione agli uomini e
alla loro esistenza resta un’importante sottolineatura del pontificato di papa
Benedetto XVI. Nel suo saper coniugare la preghiera con il pensiero, si è
manifestata e si manifesta la vicinanza a tutti coloro che si pongono in
ricerca di Dio e del senso della vita.
Il “Papa pensatore”, che riflette
sulla centralità della persona, sul rapporto tra idee e persona, oggi ci
consegna un silenzio non privo di pensiero ma ricco, pieno e fecondo.
Grazie, Santo Padre!
Roma,
27 febbraio 2013
Nessun commento:
Posta un commento