Mons.
Mario Sturzo(1861-1941) è stato una figura poliedrica di vescovo,
educatore, filosofo, pedagogista, poeta, maestro di spiritualità, uomo di
profonda cultura, radicato nella tradizione ecclesiale ma anche aperto al
dialogo con la società contemporanea. Prima da prete a Caltagirone e poi da
vescovo a Piazza Armerina considerò primario
il tema dell'educazione per la formazione delle persone con cui entrò in
contatto.
Ha scritto Umberto Chiaramente: "Come
il fondatore del PPI fu "maestro della società civile con le sue
pubblicazioni tese ad educare alla democrazia, alla libertà, ai diritti e ai
doveri della cittadinanza, così il vescovo Mario non tralasciò di educare con i
congressi parrocchiali, con i corsi di esercizi spirituali agli uomini, con le
numerose lettere pastorali... In sintesi, in don Luigi Sturzo tanto il sacerdozio quanto l'attività di
amministratore pubblico non furono mai scissi, così come nel vescovo Mario la missione pastorale e quella di
studioso ebbero un unico fine: migliorare l'istruzione e la preparazione della
popolazione "per condurla alla fede risanando il pensiero e formando ad
una vita migliore".
La
famiglia
I fratelli Sturzo, grazie
all'impostazione di vita cristiana data dai genitori, Felice Sturzo e Caterina
Boscarelli, ebbero la fortuna di trovarsi in un ambiente familiare moralmente
sano e impregnato di spiritualità. Non deve meravigliare quindi che si riscontri
in tutti i figli la vocazione alla perfezione cristiana.
Mario e Luigi assieme alle sorelle
Margherita, Remigia ed Emanuela - quest'ultima chiamata con il diminutivo di
"Nelina" e gemella di Luigi - , contribuirono a rendere il loro
nucleo sempre più sicuro nei principi cristiani e, specialmente, in quell'amore
che si traduceva in dedizione reciproca e in efficace strumento per affrontare
e risolvere gli immancabili problemi e i difficili momenti di ogni nucleo
familiare. (Continua...)
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